Incursioni teoriche riguardanti le interferenze linguistiche
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BÂLICI, Nadejda, BÂLICI, Marcel. Incursioni teoriche riguardanti le interferenze linguistiche. In: Integrare prin cercetare si inovare.: Științe sociale, Ed. 1, 8-9 noiembrie 2018, Chișinău. Chisinau, Republica Moldova: Centrul Editorial-Poligrafic al USM, 2018, SS, pp. 144-147.
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CERIF

DataCite
Dublin Core
Integrare prin cercetare si inovare.
SS, 2018
Conferința "Integrare prin cercetare și inovare"
1, Chișinău, Moldova, 8-9 noiembrie 2018

Incursioni teoriche riguardanti le interferenze linguistiche


Pag. 144-147

Bâlici Nadejda1, Bâlici Marcel2
 
1 Universitatea de Stat de Medicină şi Farmacie „Nicolae Testemiţanu“,
2 Universitatea Liberă Internaţională din Moldova
 
 
Disponibil în IBN: 26 iunie 2019


Rezumat

Aspetti fondamentali per capire il ruolo e le modalità di valorizzazione delle interferenze linguistiche sono offerti dall’interpretazione delle nozioni di intercomprensione, plurilinguismo, multilinguismo. Per quanto alla nozione di intercomprensione, citeremo l’articolo di Maria Christina Jamet [1] intitolato ”L’intercompréhension orale en expérimentation” che definisce l’intercomprensione come segue: ”Lorsqu’on est amené à donner une définition empirique et rapide du concept d’intercompréhension entre langues voisines, on dit souvent spontanément que l’intercompréhension est en œuvre lorsque chacun parle dans sa langue et que l’autre comprend”. Lo studio di una lingua straniera valorizzerà i due elementi di base dell’intercomprensione: i meccanismi naturali di interazionamento umano e le interferenze linguistiche stabilite durante lo sviluppo della storia umana. È vero che nelle condizioni linguistiche nuove, l’interlocutore applica, involontariamente, ma spesso molto efficiente, i meccanismi di apprendimento specifici ai livelli di comunicazione. La competenza comunicativa presuppone la capacità dell’utente di possedere conoscenze teoriche e di applicarle in modo adeguato, di interagire con gli altri. L’intercomprensione ha il ruolo di facilitare l’apprendimento dell’altro, ma, ad un altro livello e con l’applicazione delle conoscenze per comunicare in un altro ambito. Per quanto al progetto proposto, la biografia linguistica del genitore – tandemista sarà arricchita dall’esperienza di acquisto delle competenze nell’ambito della mediazione. In conformità al Quadro Europeo Comune di Riferimento per le Lingue [2], la mediazione rappresenta la competenza dell’utente di trasmettere le informazioni ad una parte terza. L’adulto che ha imparato una lingua straniera in virtù alle circostanze, è messo nella situazione di giocare il ruolo di intermediario e di mediatore linguistico e culturale.È il momento in cui si rende conto di certe strutture morfosintattiche specifiche alla lingua straniera che ha imparato anteriormente e rimodella l’architettura cognitiva e di applicabilità delle competenze acquisite. Le attività linguistiche possono essere realizzate in due lingue: nella madrelingua dell’utente e in quella studiata dal genitore nelle nuove circostanze di attività. Entrambe le parti possono fare appello alle esperienze anteriori, mentre lo spettro degli esempi di interferenza linguistica sarà diversificato al di là del dialogo tra le due lingue applicate attualmente. Le interferenze al livello di grafema, lessema, strutture morfo-sintattiche e discorso, saranno valorizzate inizialmente nell’ambito del dialogo tra l’utente ed il genitore che ha il ruolo di mediatore linguistico per il proprio figlio, in un dialogo linguistico, affinché, ulteriormente, tali informazioni acquisiscano un aspetto di educazione multi linguistica.  La formulazione del messaggio tagliato dai pezzi video visualizzati in base ai nuovi acquisti cognitivi,  Il commento della modalità di completamento del senso del messaggio trasmesso in base alle schede con dati sulle interferenze linguistiche,  La messa a disposizione, di un questionario modello, per il genitore, per poter formulare delle domande rilevanti per la valutazione della competenza di comprensione dei dettagli e del messaggio globale del discorso da parte dell’utente,  La formulazione dei messaggi da parte del genitore e dell’utente, ed il loro paragone,  Il completamento del giornale di apprendimento, con dati sul processo di scoperta di nuove informazioni, sull’attività efficiente per la realizzazione del compito, sugli items che hanno creato problemi, sulle modalità di valorizzazione dei punti forti dell’utente e di minimizzazione dei punti deboli. Tale strategia può rilevare la capacità dell’utente e del genitore di coinvolgersi nella formulazione di nuovi compiti, nella creazione di nuovi ruoli sociali, nell’elaborazione di nuove prospettive per la realizzazione di nuovi compiti: – le forme di presentazione del materiale elaborato. (L’utente può optare per la presentazione, in forma scritta o verbale, in PowerPoint o in una conferenza video, sotto forma di un testo strutturato o con l’indicazione delle idee importanti, utilizzando le modalità di discussione offerte dalla chat, Messenger o SMS). Un’altra fase nella realizzazione dello stile autonomo di apprendimento è quella dell’intervento dell’utente nel progetto offerto dal professore o in quello personale al fine di apportare le modifiche che considera necessarie, della cui utilità si è convinto durante la realizzazione del compito. È vero che la struttura concettuale del progetto proposto, che l’utente elabora inizialmente, andrà modificata, in dipendenza da: 1. L’opzione dell’utente durante la realizzazione dei compiti, le informazioni comunicate e discusse con il professore e con gli altri membri del gruppo di lavoro o con i gruppo virtuale di apprendimento. Le modifiche possono essere esposte nel Giornale di Apprendimento, essendo accompagnate dal commento dell’utente. In modo opzionale, nel Giornale può essere incluso anche un commento fatto dal professore. 2. Il suggerimento del professore, in base all’ipotesi di soluzione di certe circostanze problematiche, apparse nel processo di apprendimento. Il professore, inoltre, noterà il suo commento riguardante l’opportunità di apportare delle modifiche nella struttura delle strategie di realizzazione del progetto. La consapevolezza delle modifiche sarà realizzata in seguito alla comunicazione tra l’utente ed il professore fino al momento dell’accettazione delle modifiche, cioè durante tutto il percorso di realizzazione dei compiti nuovi ed immediatamente dopo la loro realizzazione. Le modifiche non avranno un carattere unilaterale. I metodi che il professore utilizza per investigare la propria attività possono essere discussi con l’utente e con il suo genitore. Rilevante, da questo punto di vista, è l’utilizzo del metodo di ricerca del lavoro pedagogico – il Giornale di osservazione. Il successivo livello di autonomia dello studente è la sua capacità di elaborare i propri compiti al fine di realizzare, in modo efficiente, il progetto ed il successo personale. L’utente potrebbe creare i seguenti tipi di compiti: – di percezione dei messaggi, in forma scritta e verbale; – di produzione del discorso scritto e verbale; – di presentazione dei materiali elaborati, scritti o verbali. Il quinto livello di autonomia dello studente è la sua passare dal ruolo di utente in quello di professore o di ricercatore. L’utente possiede certe competenze cognitive legate alla lingua del paese in cui opera il suo genitore e cerca di scoprire non solo elementi meta cognitivi legati al proprio stile di apprendimento, ma conosce anche gli elementi meta cognitivi della biografia linguistica del suo genitore. Tali rapporti interumani diventano più stretti mentre le due parti hanno l’occasione di sviluppare competenze ontologiche basate su valori autentici. Le abilità e le competenze si formano più facilmente nel momento in cui si tiene conto degli elementi motivazionali intrinseci ed estrinseci. La realizzazione di un progetto che presupponga la presenza delle tre dimensioni di apprendimento: io ed il mio mondo interiore, io ed il mio ideale, io e l’”altro”, conferisce all’educazione più valenze: educazionali, psicologiche, epistemologiche, assiologiche, sociologiche.